Lanciata richiesta di aiuto nelle Dolomiti friulane

Sabato notte 6 aprile , intervento di ricerca e soccorso in Val Cimoliana per due persone che hanno richiesto aiuto poco prima delle 20. La richiesta alla Sores è arrivata tramite un messaggio di testo inviato da cellulare ad un centro di trasmissione per emergenza IPHONE del Piemonte, e riportava la richiesta di SOS per due persone, una delle quali “ammalata/ferita”.

Le coordinate del satellite circoscrivevano la zona di provenienza alla Val Cimoliana, nelle Dolomiti Friulane. I due cellulari forniti come riferimento non sono raggiungibili perché la zona è senza copertura. È stata subito attivata dalla Sores la centrale operativa del Soccorso Alpino, che ha mobilitato la stazione Valcellina con diversi soccorritori che sono in attesa di essere imbarcati sull’elicottero NH90 dell’esercito, del V Reggimento Aves Rigel di Casarsa della Delizia, abilitato al volo notturno l’imbarco dei soccorritori avrà luogo a Casera Meluzzo.

Sono arrivati successivamente altri messaggi, sempre alla stessa centrale sopra menzionata, che aggiungevano che le due persone, un uomo e una donna si trovano, bloccati dalla neve, con vestiario bagnato e in ipotermia, nei pressi del Bivacco Perugini in una tenda. I due hanno con sé anche un cane. 

È in fase di chiusura l’operazione di soccorso iniziata ieri sera in Val Cimoliana/ Val Montanaia e riguardante due persone, un uomo e una donna, rimaste bloccate in quota dalla neve in una tenda nei pressi del Bivacco Perugini a circa 1900 metri di quota.

Ieri sera lL’elicottero dell’Aviazione dell’Esercito del V° Reggimento “RIGEL” di Casarsa Della Delizia è prontamente intervenuto ma, a causa della scarsa visibilità non è riuscito a imbarcare i soccorritori. Dopo vari tentativi, ha potuto solo confermare la presenza di luci in prossimità del Bivacco Perugini prima di fare rientro in base. Questi ultimi sono dunque partiti a piedi in sei, tecnici della stazione Valcellina del Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco, dal Rifugio Pordenone e, risalendo tutta la Val Montanaia con torce frontali e attrezzatura tecnica hanno raggiunto nella neve, intorno alle tre del mattino, la tenda dei due, aiutandoli subito a spostarsi dentro il bivacco Perugini dove hanno atteso le prime luci del mattino.

La donna, una trentaquattrenne, aveva uno strappo muscolare e un principio di ipotermia ed è stata imbarcata, all’alba, dall’elisoccorso regionale portatosi in base a Cimolais già in orario notturno e decollato per i monti appena le effemeridi lo consentivano. Una volta evacuata è stata condotta in ospedale a Pordenone per accertamenti dopo un breve controllo in ambulanza.

L’uomo, che non aveva problemi di salute, e i sei soccorritori sono stati evacuati dal bivacco grazie al secondo elicottero, quello della Protezione Civile.

Si tratta di una coppia, marito e moglie, residenti a Padova. Avevano scelto la meta della loro escursione cercandola sul web e volevano raggiungere il Bivacco Perugini per trascorrervi la notte.  Si erano portati una tendina nell’eventualità non fosse permesso – così hanno riferito – tenere il proprio cane di piccola taglia nel bivacco.

Durante la salita, che è un sentiero impervio e attraversato da piccoli ruscelli, si sono già trovati in difficoltà per la presenza di molta acqua superficiale dovuta alla fusione della neve in quota e una volta arrivati alla neve, a quota 1800, hanno proseguito ancora per un tratto con difficoltà perché nella progressione sprofondavano nel manto nevoso e hanno continuato a bagnarsi. Hanno proseguito in queste condizioni ancora un centinaio di metri di dislivello e poi si sono accampati nelle neve piantando la tendina in pendenza.

Quando i soccorritori hanno individuato e raggiunto la tenda li hanno confortati e hanno cominciato a tracciare il percorso per condurli fino al bivacco nonostante è occorsa un’altra ora per compiere gli ultimi cento metri di dislivello perché la donna era molto provata, ipotermica e stanca.

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